Non solo profitti, ma anche prestazioni aziendali

Il mondo degli affari è sempre orientato al profitto, ma il rendimento non è l'unico, e nemmeno il migliore, dei modi per misurare le prestazioni di un'azienda. Ci sono molti altri elementi da considerare, forse ancora più importanti del profitto.

Il profitto è un indice di successo poco lungimirante rispetto alla sostenibilità, che rappresenta la capacità di esistere indefinitamente. Questa caratteristica riguarda dipendenti, disponibilità di materie prime, macchinari e altri elementi che apportano valore aggiunto.

Anziché mantenere procedure non sostenibili per aumentare il proprio margine di profitto, un'azienda farebbe meglio a ottimizzare i propri livelli di efficienza, data dal rapporto tra risultati ottenuti e mezzi impiegati. Questi ultimi comprendono tutte le risorse sfruttate per portare a termine una procedura aziendale. I risultati ottenuti, invece, sono rappresentati dalla quantità di prodotti o dal numero di commesse per uno specifico servizio.

Per aumentare l'efficienza dei processi aziendali, un manager deve essere capace di attuare cambiamenti. Questa caratteristica dipende dal singolo dirigente, ma si riflette anche sulla forza lavoro e può fare la differenza tra inviare una sola partita di merce difettosa o un intero carico.

Il manager deve essere consapevole dei rischi connessi ai cambiamenti che attua, dato che la modifica di un processo aziendale presenta sempre vantaggi e svantaggi. La valutazione dei rischi rientra tra le sue responsabilità, poiché il rischio è un altro fattore da considerare quando si misura il rendimento aziendale.

In ultimo, bisogna tenere conto di due indicatori di prestazione chiave, ovvero la soddisfazione dei clienti e gli obiettivi aziendali. Questi ultimi hanno un impatto notevole sull'azienda, anche se potrebbero sembrare elementi astratti perché influiscono su aspetti difficilmente quantificabili come la reputazione e il morale dei dipendenti.