Opportunità interessanti nella gestione del capitale umano guidata dall'IA

Qualsiasi azienda operativa a livello imprenditoriale, indipendentemente dal numero di dipendenti dislocati nel mondo (centinaia o centinaia di migliaia) deve investire a tutto tondo nel personale e nell'infrastruttura per la gestione del capitale umano. In poche parole, senza i risultati e la dedizione quotidiana della propria forza lavoro, nessuna impresa riuscirebbe a ottenere risultati. L'obiettivo della gestione del capitale umano è di offrire ai dipendenti tutto ciò di cui hanno bisogno per mantenere alti i livelli di produttività e impegno. Gli strumenti e i metodi che alimentano questo aspetto fondamentale per ogni azienda si sono evoluti di pari passi con l'imprenditoria globale. 

Dato il ritmo relativamente rapido con cui è cresciuta l'intelligenza artificiale negli ultimi anni, è naturale che questa tecnologia abbia fatto il suo ingresso in alcuni dei tipi di software utilizzati per supportare le operazioni di gestione del capitale umano (in particolare i vari pacchetti SaaS). Il potenziale legato agli strumenti di gestione dei processi aziendali basati sull'IA per la gestione del capitale umano non è cosa da sottovalutare. Al contempo, il settore è irto di ostacoli e difficoltà, per cui è fondamentale che i leader aziendali sappiano cosa evitare nell'implementazione di piattaforme per la gestione del capitale umano con funzionalità potenziate dall'IA.

La traiettoria dell'IA all'interno della gestione del capitale umano 
Steve Goldberg, esperto di gestione del capitale umano per Ventana Research, ha scritto in un post sul blog della sua azienda che molti fornitori di software per la gestione del capitale umano hanno iniziato a esplorare le possibilità dell'IA per i propri prodotti nel 2016 , investendo nella ricerca e nello sviluppo per incorporare funzionalità IA o finanziando direttamente le piattaforme potenziate dall'IA, contribuendo a crearle e immettendole sul mercato. In alcuni casi, gli sviluppatori di programmi per la gestione del capitale umano hanno acquisito aziende IA, come nel caso di Ultimate Software, che ha acquistato Kanjoya utilizzandone gli strumenti IA per determinare i livelli di coinvolgimento e di soddisfazione professionale dei dipendenti. 

L'IA può, per così dire, oliare i meccanismi dei software di gestione del capitale umano, migliorando le varie funzionalità di report e analisi di tali programmi.

In definitiva, le società di software per la gestione del capitale umano sembrano più interessate ad aggiornare i prodotti esistenti per incorporare funzioni basate sull'intelligenza artificiale che a creare da zero nuovi programmi o suite che mettano in primo piano l'IA, risultato affatto sorprendente se si pensa che la seconda opzione costerebbe molto di più rispetto alla prima. Tutto considerato, si direbbe che questo sia appena l'inizio del processo di incorporazione dell'IA nella gestione del capitale umano e che questa simbiosi tecnologica sia destinata a crescere ulteriormente nel 2019 e oltre.

Vantaggi specifici dell'IA nella gestione del capitale umano 
Esistono diverse aree in cui gli strumenti per il BPM necessari per la gestione del capitale umano possono ottenere significativi vantaggi dall'uso dell'IA. Detto questo, le funzionalità predittive di questa tecnologia rappresentano senza dubbio il vantaggio più significativo per quelle suite di software per la gestione del capitale umano che coprono diverse aree, dalle buste paga e i registri delle presenze ai benefit, la valutazione delle prestazioni, il monitoraggio della soddisfazione e altro ancora. Come ha scritto Goldberg nel suo post per Ventana, l'analisi automatizzata dei dati relativi a un determinato dipendente può iniziare non appena parte il processo di assunzione, esaminando i curriculum dei candidati e individuando opportunità lavorative adatte sulla base del background dei candidati. In questo modo, se due persone si candidano per un ruolo specifico, il responsabile delle assunzioni potrebbe constatare che, sebbene il primo candidato sia più adatto del secondo per quel ruolo, quest'ultimo potrebbe inserirsi altrove e il personale per le assunzioni avrebbe così delle opzioni da proporre in colloqui successivi.

Dopo aver finalizzato l'assunzione, le piattaforme per la gestione del capitale umano potenziate dall'IA possono migliorare l'esperienza di onboarding e formazione per il nuovo dipendente, creando materiali di orientamento personalizzati. Questi possono essere realizzati non solo sulla base del ruolo per cui è stato appena assunto, ma anche sulla base di informazioni sul suo background ricavate dal curriculum, dalla lettera di presentazione e dagli appunti presi dal personale per la gestione del capitale umano durante il colloquio. Di conseguenza, il dipendente sarà agevolato nel suo nuovo incarico presso l'azienda e questo crea un'ottima base di partenza per un proficuo rapporto fra datore di lavoro e dipendente.

Successivamente, l'IA potrà raccogliere e analizzare i dati inseriti nel software per la gestione del capitale umano attraverso i portali dei dipendenti e dei dirigenti (e altre comunicazioni dei dipendenti) per quanto riguarda prestazioni, coinvolgimento, aspetti che necessitano di essere migliorati e precedenti disciplinari, se applicabile. A partire da questa base, il personale per la gestione del capitale umano può stabilire più rapidamente i provvedimenti necessari per correggere eventuali problemi dei dipendenti o premiarli per i loro successi.

Evitare potenziali insidie 
Quanto sopra menzionato rappresenta solo alcuni degli ambiti della gestione del capitale umano in cui l'IA può rivelarsi utile. Presto, probabilmente, ne emergeranno altri. Tuttavia, è fondamentale essere consapevoli dei modi in cui l'implementazione dell'IA non influisce (e non dovrebbe influire) sulla gestione del capitale umano, né su qualsiasi altro aspetto delle operazioni di un'impresa. Nel dicembre 2017 Aberdeen ha pubblicato un esame approfondito sul ruolo dell'IA nella gestione del capitale umano. Il report descrive nel dettaglio come alcuni fornitori nell'ambito della gestione del capitale umano abbiano inizialmente minimizzato i possibili benefici dell'IA, in base a un pregiudizio su tale tipo di tecnologia, ovvero che avrebbe spinto i dipartimenti per la gestione del capitale umano a tagliare sul personale e a ridurre il mercato per i prodotti SaaS della loro forza lavoro. 

A voler essere onesti nei confronti di chi potrebbe sostenere opinioni simili, tali preoccupazioni sono del tutto comprensibili e sono sempre state presenti sin da quando l'IA ha abbandonato la sfera della teoria e del prototipo e ha iniziato a presentarsi nel mondo delle imprese con una frequenza rilevante. Queste paure riguardano anche l'automazione robotica dei processi e altri processi simili e, per alcuni aspetti, non fanno una piega: l'articolo di Aberdeen, scritto da Zachary Chertok, faceva a sua volta riferimento a un articolo della Harvard Business Review di Ryan Nunn e Jay Shambaugh che attribuiva la scarsa crescita salariale del paese negli anni successivi alla recessione a fattori quali certi sviluppi tecnologici che hanno svantaggiato i lavoratori. In alcuni settori, questo ha causato molta più resistenza da parte dei lavoratori rispetto ad altri. 

Tuttavia, l'articolo di Chertok sosteneva anche il grande valore che potrebbe essere raggiunto attraverso piattaforme per la gestione del capitale umano potenziate dall'IA che si focalizzino sul supporto di attività che in fin dei conti possono essere svolte solo da esseri umani. Ad esempio, il machine learning aiuta le aziende a sviluppare modelli di apprendimento personalizzati per i nuovi dipendenti che i loro supervisori saranno facilmente in grado di monitorare. Allo stesso modo, gli aspetti predittivi dell'IA consentono al personale per la gestione del capitale umano e ai dirigenti di livello intermedio e alto di stabilire nuovi metodi per valutare le prestazioni dei lavoratori o dei prodotti, lasciandosi alle spalle il rigido criterio binario di tempo e denaro. 

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